​​​​​​​Ma guarda come ho gli occhi; ti scuote forse questo
rosso sanguigno che da il buongiorno alla luce,
ti porta forse dentro questo magnetico non dirti nulla,
urlando non t'esce un filo, se cadi in questo abisso
di turbini freddi, in questo vortice demoniaco e tribale.
Cominciano a cingerti nere braccia, ti lisciano la schiena
mille mani dalle lunghe dita di seta, t'avvolgono
in un suono scuro le ombre di questi mondi, i padroni
di queste pareti mai finite,
e nel labirinto di occhi che ti spiano cominci a ruotare
aprendo le braccia, allargando le dita ti bagni
e ti copri ti mescoli a queste creature che vorresti
ti fossero fuse, le palpi le respiri gli passi attraverso,
le rincorri le spazzi nel vento, ti spazzano nel loro vento
e tu corri con esse nel vuoto di mille stanze
senza colori.

Confini (1/12) ©1987

Confini (2/12) ©1987

Confini (3/12) ©1987

Confini (4/12) ©1987

Confini (5/12) ©1987

Confini (6/12) ©1987

Confini (7/12) ©1987

Confini (8/12) ©1987

Confini (9/12) ©1987

Confini (10/12) ©1987

Confini (11/12) ©1987

Confini (12/12) ©1987

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