… il nero, elegante e silenzioso, profondo, misterioso, è profilo e linea, ombra rimembranza e paura, è curva e confine, è terra fra le cui crepe filtra e corre la luce che come l’acqua in essa s’asciuga.
La luce, il primo bacio che feconda lo spirito, è negli occhi, nei sogni, è il lampo che tocca il mare, è polvere cosmica, argento liquido che vibra sulla pelle, è un suono ch’è già futuro.
Tabula rasa... di Nero e Luce si nutre il mio spirito, nelle strade dei monti, fra le pietre delle case, nell’ombra dell’acciaio, nell’universo silenzioso dei piccoli spazi, dentro al bianco fumo ribelle che sale nella luce vespertina.
Come amanti che si abbracciano così si fondono Nero e Luce, e di loro, fra la realtà e lo spirito, scrive il mio sguardo.
La luce, il primo bacio che feconda lo spirito, è negli occhi, nei sogni, è il lampo che tocca il mare, è polvere cosmica, argento liquido che vibra sulla pelle, è un suono ch’è già futuro.
Tabula rasa... di Nero e Luce si nutre il mio spirito, nelle strade dei monti, fra le pietre delle case, nell’ombra dell’acciaio, nell’universo silenzioso dei piccoli spazi, dentro al bianco fumo ribelle che sale nella luce vespertina.
Come amanti che si abbracciano così si fondono Nero e Luce, e di loro, fra la realtà e lo spirito, scrive il mio sguardo.